Chi mai potè definir una parola sì forte,
nessun s’apprestò per timor d’incontrarla,
ma ognun di noi viventi dovrà poterla
apprezzare un dì quand’essa aprirà le porte.
 
Io dal mio canto non la temo, piuttosto
sarà trovar sistemazion in quel posto,
allor che Lui deciso avrà di me il destino
e stabilito avrà il momento del mio declino.
 
Chi potrà al mio pari rilevarla,
sereno sarà al più tardi nel vederla
giunger, come manto dal Celeste calar
sul proprio esister e vedersi così volar
tra Coloro che dapprima provaron con dolcezza
il ricever da lei quella velata carezza.
 
Temere non dovremo mai in essa avere,
piuttosto ricordar che, quando sarà, lei viene
ma non per ferir alcuno con la presenza,
sol per siglar con noi la sua partenza,
per una Vita tra nuova gente essa ci ritrova
e guidandoci da Lui darci potrà la prova
che una parola in terra definita sì forte,
in Ciel potremo chiamarla senza timor alcuno, morte.
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Profilo Autore: Maurizio Vecchi  

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Commenti  

Silvana Montarello
+1 # Silvana Montarello 14-05-2014 20:34
Sarebbe molto piu leggero prendere cosi la fine del ciclo della vita, ma purtroppo non ė sempre cosi, complimenti tanti complimenti Maurizio.

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