La gioia entra in casa
dalla finestra dell’osservazione
e diffonde riverberi di consolazione
attraverso la porta del pensiero.
Figure ieratiche
d’ignote gerarchie
s’allineano nei corridoi
del misticismo.
Con un sorriso
tenue e deliziato
gioco a nascondino
con la mia coscienza.
E nel silenzio
scolpisco futili sogni
componendo e
ricomponendo l’universo.
Tra eriche e rosmarini
intreccio ghirlande
nelle penombre
della mia caverna.
Nel torpore ascetico
d’incredula notte
ignoro la vita,
affogando i pensieri assurdi
nell’incanto della fantasia.
E nel silenzio
mescolo i colori dell’autunno
sulle incrostazioni esistenziali.
dalla finestra dell’osservazione
e diffonde riverberi di consolazione
attraverso la porta del pensiero.
Figure ieratiche
d’ignote gerarchie
s’allineano nei corridoi
del misticismo.
Con un sorriso
tenue e deliziato
gioco a nascondino
con la mia coscienza.
E nel silenzio
scolpisco futili sogni
componendo e
ricomponendo l’universo.
Tra eriche e rosmarini
intreccio ghirlande
nelle penombre
della mia caverna.
Nel torpore ascetico
d’incredula notte
ignoro la vita,
affogando i pensieri assurdi
nell’incanto della fantasia.
E nel silenzio
mescolo i colori dell’autunno
sulle incrostazioni esistenziali.
Commenti
Questo è ciò che ho letto nelle tue parole oggi e mi ha fatto riflettere sull'uomo strutturato per la bellezza e lo stare bene e le sue fragilità nel ritenere bene anche ciò che è comodo ma non sempre è conducibile al bene. Questo è il nostro peccato, il modo di farci del male.
Bellissima questa tua.
Grazie