Vecchie case brune
incoronano la collina,
fondendosi con il paesaggio
e i toni scuri dei maggesi.
 
Nelle strade la luce meridiana
fruga affettuosamente
le rughe tenebrose del paese
e crea una festa discreta,
domestica,
senza tripudio.
 
Sulle altane e nei ballatoi
le donne lavorano al tombolo
con un sorriso savio
sulle bocche mute.
 
E il merletto fiorisce,
come un sortilegio,
dai fuselli e dalle trine
in un moto aereo e
musicale delle dita.
 
In piazza un gruppo di ragazzi,
con gli occhi fissi
a rappresentarsi mitici misteri.
 
E i pensieri vagano
oltre le nuvole chiare,
caricandosi di tinte verdognole
nei riverberi  del cielo invisibile,
al di là delle colline.
 
 
 
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Profilo Autore: Vincenzo Melino  

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Commenti  

Silvana Montarello
+1 # Silvana Montarello 18-05-2014 17:38
Mi era apparso leggendo un paesino di montagna che conosco benissimo, bella visione, grazie. :-)
Ambra PILTI
+1 # Ambra PILTI 19-05-2014 14:28
Uno splendido quadro questa tua lirica...esserc i dentro è un attimo. BELLA!

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