Ha un sogno in tasca
e una valigia di cartone
tutti lo chiamano "Fresco"
perchè dorme davanti ad un portone
ma lui non ride e si allontana
per lui la vita comincia ogni settimana
Ha un orologio particolare da taschino
che non cammina, no fà più il ticchetio
è un regalo ricevuto quando era bambino
... il padre gli disse con questo "regolerai" il tuo destino
Fu così, lui lo racconta spesso
quando era giovane lui teneva il passo
e tutte le persone che gli stavano attorno
gli davano carica come ad un orologio, ogni giorno
Poi passarono un pò di anni
non trovava lavoro ed ai primi malanni
si trovò costretto a vendere tutto
ma conservò l'orologio nel suo petto
Perse gli amici, anche quelli migliori
fece di tutto anche i più duri lavori
e poi una notte incominciò a bere
ma caricava ancora l'orologio tutte le sere
Ma un giorno era troppo disperato
voleva bere, aveva fame, era malato
disse ad un signore, "sono giorni che non mangio
per pochi soldi prenda il mio orologio"
ma l'uomo si offese, disse, non vede che è fermo
e allora "Fresco", povero, sporco e infermo
capì che cosa gli voleva dire il padre...
"l'uomo è un orologio e se non riesce da sè a camminare
la società ha l'obbligo morale di doverlo... ricaricare
Commenti
I puntini sono un pò superati per il mio gusto di poesia, ma ci stanno bene per sottolinearne il ritmo con pause sospensive.
Grazie, è bella questa poesia.