Quartine di endecasillabi a rima alternata ABAB.
Lieto tempo passammo ieri insieme.
Ne sono come sempre strafelice.
Nonostante siano troppo blasfeme
fantasie che nel cor metton radice
(tipo al mio petto forte abbraccio stringerti
o sulla bocca anelata baciarti
tastandoti vera senza più fingerti)
almeno ero lì negli occhi a guardarti,
discorrevamo dribblando il telefono,
rapito seguivo i tuoi movimenti,
restando di quanto in quanto quasi afono
per meglio godere di quei momenti.
Fissavo il tuo sguardo timidamente
per impossessarmi del suo calore
ma sempre attento a non svelarti niente
per non suscitarti qualche timore,
per non crearti nessun imbarazzo
tipo sentirti da me molestata.
Eran presenti motivi di scazzo,
impegni, problemi per la giornata,
ma con la gioia di starti vicino
le nostre rogne non le risentivo
lieto com’ero del dolce destino
d’esser dinanzi alla donna ch’ambivo
di conseguenza stavo più che bene.
Ma son tornato allo sperso villaggio
in cui la vita m’ha messo in catene
e sei tornata lontano miraggio.
Riprendo a contare le settimane,
ore, giornate che devo aspettare
scrivendo solite parole vane
prima di poterti ancora incontrare.
Tu non lo sai ma tra poco t’abbraccio
addormentandomi dentro il mio letto,
tanto sei l’unico sogno che faccio
ogni notte senz’averlo mai detto.
Son cosciente di non esserne degno
ma non ho controllo su cuore e testa:
comincia il sogno nel mio vano regno
di cui regina nessun ti spodesta.
Gennaio 2023