Non lasciarmi tornare indietro
alla mia indolente mestizia
di giardino blu
- davo l’acqua a chilometri di sabbia -
- le mani graffiate dal vuoto e perdute -
- ma erano grandi cose se seminammo
di gioia anche il dubbio di esistere -
A occhi chiusi so tutto di te
e sai tutto di me, perciò
non lasciarmi spazio al pensare
a quel buco nero lancinante
messo all’ombra del cuore
In un bozzolo non sento più
cosa ci sverni ma
va bene così, basta la sera di nebbia
a sedare l’angoscia
- vedi? sta passando -
ma presto il tentacolo riappare
ben nutrito - colpa mia - come un figlio
come un sommo dio
- che sia l’addio dall’essere al mancare,
l’ultimo desiderio?





1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

Questo autore ha pubblicato 777 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Francesco
# Francesco 26-12-2023 10:31
Un gran piacere leggere composizioni poetiche di questo tenore.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.