Cos’è l’Eterno
Se poi dalla tua bocca
Sconfinano gli addii
Ed i cristalli?
Cocci, più o meno lavorati
Che tagliano affilati i polsi
L’Infinito?
Dove lo mettiamo l’infinito
Che senza linee rette
Non arriva da nessuna parte
Soltanto carta straccia
L’amore di cui parli
Grovigli di parole vecchie
Che senza cuore non spostano di niente
L’ago, appuntito, della bilancia
Il signor Silenzio, poi
Per carità, non me ne parlate!
Voglio caciara intorno
Non grugni tristi, occhi traboccanti lacrime
E bugie… bugie… quante bugie!
Povera Poesia
Usata
Messa in mano a gente senza cuore
- e senza palle - appunto, per inciso!
E il miele?
Beh… a questo punto
Spero ti venga il diabete!
Simboli
Nient’altro che simboli
Puntelli ormai scadenti, incapaci di sostenere…
- Nemmeno il Nulla -
Commenti
Leggo spesso testi invecchiati con parole antiche, obsolete... che sperano di fare poesia... ma che sono liste della spesa "imbellettate" alla male e peggio!
Bel testo complimenti. Ti saluto