Raccatto le tessere,
è la cosa giusta.
Ma la tempesta,
la sua mano dai fili d'argento
le sottrae ancora
al mio sordo volere.
Mi trascino lungo la riva
orme esitanti vorticano inquiete
alla ricerca d' un ardire primordiale.
C'è più angoscia in un lento morire
o nel sapere la vera essenza?
Di là il rosso ammalia
ma non dice del suo vergere,
m' inchino cercando un' altra prospettiva,
poi chiudo gli occhi.
è solo un sentire
solo un sentire
Commenti
Almeno così vorrei che fosse ...
Un saluto Paguro
Di neve lieve
E vestirai
L'aria di sogni
So che verrai
Pace nell'alba
Negli occhi miei
Dentro i miei giorni
Oltre le rive
Oltre le rive
Sarò la
Un un uh un un
Ovunque sei
Sarai per sempre…”
Non credo che c’entri molto ma mi hai fatto venire in mente un brano di Zucchero Fornaciari che s’intitola Oltre le rive.