Sonetto particolare nato una sera mentre ero seduto storto davanti al vecchio PC, bestemmiando un pochino per doloretti; la particolarità sta nella rima, infatti gli endecasillabi canonici, vomitati tutti col ritmo a maiore, hanno schema alternato ABAB ABAB ABA BAB.
Seduto con il plesso emorroidario
che se ne sbatte ch'io non sia credente
e tutto quanto il santo calendario
mi forza a declamare a spron battente
mi fermo e leggo un vecchio epistolario
ridendo per quant'ero deficente
scherzando con umore bello e vario
con segretaria e con il dirigente
sull'esser diventato mutuatario
pien di speranze allora in quel presente
non sospettando d'essere precario…
Dieci anni dopo non ho in mano niente,
nemmeno un fresco e candido sudario
che sia sul mio cadavere avvolgente.
22/11/2024
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Quanto al resto, che dire? sono molto perplesso sul futuro del nostro "stato sociale". E' un lento inesorabile cadere nelle fauci degli "animal spirits". Senza rimedio all'orizzonte. Non solo in Italia. La sanità è un boccone troppo ghiotto, anche se verrà divorato lentamente.