Sonetto canonico.
Ora anelo al silenzio, da riempire
di parole che recito a me stesso
senza un senso compiuto, da sconnesso
che del mondo più nulla vuol capire.
Sarò certo così che per sentire
ci saranno due orecchie proprio adesso
purché non sia pensiero assai complesso
ché non so se potrò proprio capire.
Parlo solo però sono sicuro
di non poter aver fraintendimenti
nel monologo forse troppo oscuro
sulle ceneri dei miei sentimenti
ma che non ha bisogno d’un “lo giuro”
mentre scivola sordo fuor dai denti.
24/11/2024
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