Son forse parole di paura le tue
quelle rivestite di pianto
o quelle masticate di rabbia
imbastite d'amore
o quelle morte mai lette
dimmi poeta cosa cerchi
dal sogno diluito in inchiostro
dall'emozione macerata nell'io
svanita nel dimenticatoio
in lettura confusa col miraggio
del nulla che tutto ingoia
con la velocità dell'attimo
di chi nel mondo non aspetta.
Vana vana fede in rima
i fedeli hanno dimenticato la quaresima
in un credo mascherato di ipocrisia
dove la preghiera è divenuta follia.
Chi siamo se non il popolo del fatuo
quello che si bea di esser voce
di un mondo che si è sbarazzato della croce
riposa folle deponi l'anima
aspetta che svanisca la rima
svestiti del tuo narcisismo
in cerca di inutile consenso
non ci sono parole che non furon dette
o versi che non furon scritti
è tutto un ripetersi di eventi già fatti
è una follia credere di essere unici
quando in realtà siamo solo borici.
Scrivere per essere letti
derelitti fagotti di poesia infetti
malati di scrittura satura oltremisura.
Commenti
L'essenza del contenuto è invece opinabile:
è ipocrita sostenere che uno debba scriva solo per sè e non per essere letti. Sai bene che non è così, altrimenti non si scriverebbe qua o in tanti altri posti.
E non è neppure vero che tutto è già stato scritto e che non si debba ricercare l'originalità o l'unicità!!! Magari non la si troverà ma si deve avere l'obbligo di cercarla. Altrimenti ti stai condannando ad essere come tutti.
Noi siamo tutti uguali nel senso di genere umano, ma ciascuno è diverso nelle sue caratteristiche peculiari e nelle sue unicità! E' questa la bellezza della cosa! Bisogna sempre sforzarsi di essere originali, anche se non ci si riesce, è un modo per conoscersi meglio e per migliorare le proprie attitudini!
Tranquillo Dario sono perfettamente daccordo con te ! Ma in una cosa ti prego di credermi : io scrivo per me e basta anche se è innegabile che con i commenti del club io ne esca arricchita ! Grazie per il tuo commento!
ma caro scoria non è detto che questo qualcosa deve essere ricerca di originalità..l' odore del mare , la sterpaglia bruciata, il calore tenue di un tramonto sono banalità maestose questo è quanto penso ..bye.
Grande Alessandro. Sharing. condivido ciò che pensi, ma non mi fraintendere: gli esempi che hai fatto tu sono "la natura" e per me non è banalità. Io credo solo in un dio-natura e nelle leggi naturali. Figurati se penso che queste siano banalità. La natura ha ispirato tutti i poeti del mondo (e me come pseudo-poeta compreso) e continuerà a farlo. Il problema è il "come" lo si dice!! Se lo si dice nell'infinità modi già detti il rischio è proprio di banalizzare. E a quel punto anche di copiare. Un'alternativa esiste sempre!