Si piegava ma non si spezzava
Un giorno gli ho detto
Fai attenzione
Non resisterai a lungo in mezzo alla folla
La tua parola contro il silenzio di tutti
Vedeva un sogno in ogni donna
L'illusione lo aveva rapito 
Senza speranze non voleva esistere 
Ormai viveva tra i suoi colori
Giocava anche con sua figlia 
Ma la maggior parte del tempo
Lo trascorreva appeso a una maniglia 
Voleva aprire una porta
Ma non si era reso conto dell'infelicità
E della sofferenza 
Che avrebbero avvolto i suoi ideali
Non potevo lasciarlo andare
Amare non è semplice
Le regole sono regole 
Il mondo ne è pieno
Non bisogna mai chiedere nulla
Pretendere è il verbo
Chiedere non è necessario 
Chi avrebbe avuto il coraggio di mostrare
La generosità dell'anima a un estraneo
Quei fuochi laggiù
Sono per i lupi di oggi
Non per i desideri perduti 
Così una sera ho deciso di fermarlo
Un battito in meno ogni secondo 
Il suo cuore si è fermato 
Ondeggiando nel silenzio
Nella notte è diventato polvere
L'ho salvato da questa realtà incosciente 
Per farlo volare liberamente 
Io non temo la solitudine 
Ora però devo andare
La luce non ama il sussurro delle ombre.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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