Sensi di colpa del prima e del poi
lame affilate anche quando non vuoi.
Son tredici i giri intorno ad un sole
vuoto silenzio: mancate parole.
Quello che resta alla fine del tempo
è un rotto orologio fermo in un lampo.
Lacrime nere su un bianco giaciglio,
sta nella testa un grigio groviglio.
Lenta la vita abbraccia la morte.
Osservi incredula perfida sorte:
occhi negli occhi, domande gridate
cadon nel vuoto, son vele bucate.
Ma tu sei qui, sempre forte mancanza,
piccola stella, elegante presenza.
Lasci l'amore e il tuo dolce ricordo,
come a dir: "siamo arte scritta sul bordo
d'un foglio bianco bagnato dal mare... "
Sei il mio sorriso tra lacrime amare.
Puro disegno, di un cuore materno,
rimani una bozza, dolore eterno.
rapido il buio ha interrotto la vita,
resti nel cuor sempre aperta ferita.
Commenti
Bella, molto bella questa poesia, commovente e sincera.