Il mio papà era buono,
bravo, intelligente,
non amava soltanto la moglie,
anche i suoi figli.
Il mio papà era educato,
era dolce e sentimentale,
onesto, altruista, orgoglioso e dignitoso,
tutto quello che aveva era solo la famiglia.
Il mio papà era lavoratore,
la notte faceva il pane,
il giorno poi lo vendeva,
anche se con poco guadagno.
Il mio papà era tesoro,
se gli chiedevo dieci mi dava venti,
prendi diceva, i soldi non bastano mai,
attento però, non li sprecare.
Il mio papà era buono, educato, lavoratore, un tesoro,
eppure io lo chiamavo soltanto papà,
troppo egoista e poco riconoscente io sono stato,
ora mi manchi e se ci fossi, non ti chiamerei papà ma, tesoro.