Come da tradizione,
gli sfortunati hanno i frignoli sulle gobbe.
E più ci si allontana, a quella deriva,
nessuna voce raggiunge questa generazione.
Socchiusa -il portico è deserto perché lungo-
viene sbrinata all'alba con secchielli bollenti
e il vetro, s'indovini, esplode.
E caste e non caste
da coste a coste
le costole rimangono ai nidi.
Così vengono concepiti
gli uccelli del malaugurio.
Così neri da annuire ai filacci bianchi
che agitano grotteschi a venti inventati.
I poveri scommettono che saranno più poveri
sperando di vincere.
Di cosa sappia uno straccio
non lo sanno gli altri stracci:
ma quello che lo usa.
Una città sta sempre a ridosso della pelle;
è come un amore, una morte, un baleno.
Accarezza, accarezza:
e quando starnutisce, distratta,
lascia tagli profondi.
O peggio: ditate di sudiciume.