Chiusa una porta
si apre il portone del passato
e il giorni presenti
sembrano foto sbiadite
con la ruggine sui bordi

Con le cosce che si allargano
provo a tornare a quei vizi
che ora appaiono assurdi,
sfigurati, sepolti invano

Lungo la città
un pappagallo sa solo ripetere
è ancora quello di quand'ero adolescente
E dice ancora le stesse cose
che non fanno la differenza

Giorni e giorni se ne sono andati
senza che neanche me ne accorgessi
come pecore senza il campanellino
o sciagure ingiustamente ignorate dal terrore

Il pappagallo adesso
mi sta prendendo in giro
perché ho perso i suoi colori
Profilo Autore: Nicola Matteucci  

Questo autore ha pubblicato 494 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.