In quale modo t’amo,
estraneo alla ragione,
quando un tuo sorriso
sa essermi d’immenso.

Perché ti amo come fossi
una poesia di Montale,
una tela triste di Monet,
una nota nascosta per timore
dietro il sipario della vita.

Perché ti amo,
in questo essermi
catena al cuore,
quando a sporgerti mi afferri
e mi sorridi come mille soli.

Tu che mi scuoti
come quercia al vento,
in questo amarmi
come profumo
di terre lontane.

Tu che sei di me
la parte che rinnego,
patria a cui appartengo,
figlio nato nella conca
d’un vulcano spento.

Ti amo, in questo scorrermi
come lava nelle vene,
in questo essermi, oggi,
futuro per i miei domani...
Profilo Autore: Salvo Learco Angrisani  

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