Che ci facciamo qua a gennaio?
Non c'è nessuno,
proprio come d'estate

e quella barca a vela è una sigla dei cartoni
Di quelle che canti senza averli guardati


E finalmente sorridi ancora
come una porta che si sbatte per uno spiffero
Quello stesso vento
che ti ruba dalle dita
i gesti all'italiana


E finalmente aspetti l'alba
come un regalo da scartare
Le ombre, stasera, sono scanzonate
e in vena di barzellette
e ridiamo sulla tua partenza
perché sulle partenze non si ride mai


E finalmente qualcuno altro
a fingere l'estate
Se dici d'aver freddo hai perso
Così lo farò io per primo


Che ci facciamo sulla sabbia che non vola?
Quel vento che la vuole,
il mare a tenerla lì
La battigia è l'inizio della deriva
solo se lo vuoi


Ma quanta gente è rimasta indietro
Una folla in silenzio che non spinge
Nel delirio di feste sorde
Andiamo avanti o torniamo qui?


Tu mi dici
Il segreto è non aver fatto neanche un passo
Neanche uno, neanche nessuno
Fa male il consolare delle onde
Che dicono di esser calde
per poi pietrificare


Che ci facciamo qui a gennaio?
Di notte, in un bagno per ora di nessuno?
Ma hai voluto scavalcare il muro
e il difficile, si sa,
è rifarlo a contrario
Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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