Due conchiglie gommose
mi trasportano
in una culla ondeggiante
tra le frasche arboree
dell'estate,
in un'atmosfera
di fate e dittatori...
Quei dittatori
che ti impongono
i ritmi di un tempo
e quelle fate
che incantano
con l'aere del passato,
lanciando quella polvere
che suona come un flauto...
Un flauto di quelli di pan,
con quelle mille canne
che fischiettano
e ti lasciano svarionato,
tra i profumi dell'oriente
che inibiscono la mente...
Un flauto di quelli traversi,
che parla di un miraggio,
un miraggio
che mai ho potuto vedere,
ma che ora sento,
tra le voci di quei carismatici,
che mi impongono di ascoltarli,
sempre se mi va...
E' un totalitarismo
che mi comanda
e mi porta tra i boschi
di vent'anni fa,
dove i vecchi arbusti
venivano abbattuti
e gli anziani
piangevano i tempi
dei mandolini e dei liuti...
mi trasportano
in una culla ondeggiante
tra le frasche arboree
dell'estate,
in un'atmosfera
di fate e dittatori...
Quei dittatori
che ti impongono
i ritmi di un tempo
e quelle fate
che incantano
con l'aere del passato,
lanciando quella polvere
che suona come un flauto...
Un flauto di quelli di pan,
con quelle mille canne
che fischiettano
e ti lasciano svarionato,
tra i profumi dell'oriente
che inibiscono la mente...
Un flauto di quelli traversi,
che parla di un miraggio,
un miraggio
che mai ho potuto vedere,
ma che ora sento,
tra le voci di quei carismatici,
che mi impongono di ascoltarli,
sempre se mi va...
E' un totalitarismo
che mi comanda
e mi porta tra i boschi
di vent'anni fa,
dove i vecchi arbusti
venivano abbattuti
e gli anziani
piangevano i tempi
dei mandolini e dei liuti...
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