Nel nuovo capitolo del libro
che sto scrivendo l’ho lasciata
inginocchiare vicino a mio figlio,
con lei ho il cuore morbido
ma fa tanto freddo nel mio vuoto.
Perché le parole a volte tremano
ancor prima di esser scritte, forse
solo perché non è che una figura.
O come diresti tu angioletto, così
ti chiama lei, l’alone su una foto.
“Una presenza, è così che direi.
Che mentre tutti ridono con te
guarda negli occhi la tua tristezza.
Non è mai un appuntamento lei,
è un laccio con uno scopo preciso.
Non è esserci sempre, è non
andarsene mai… pss, l’amicizia.
Non chiederti chi sono io, solo
un perfetto sconosciuto… quando
io porto una lacrima, lei un sorriso”.
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