Non mi restano altre terre da esplorare
ne altre mete da raggiungere …
volo alto e fantastico tra le nuvole,
volo col mio pallido pensiero
dove il suono ,trova la musica del mare.
È ombrato da grandi aloni questo emisfero
nelle simmetriche parti
ogni contenuto è giudizioso …
ombre di neve s’imbiancano nel cuore,
le parole amare le trasformo in dolci desideri.
E mi guardo intorno …
sospeso da astruserie gli occhi miei chiudo
l’apro al languore dell‘allegoria,
al vago sublime che peso e poso:
in menti afflitte verso arie ;
verso sinfonie ,le romanze sognatrici.
Ed è il cereo colore a darmi il rosa!
A darmi sfarzo nel vedere te ,musa,
di solo amore mi piego ;
m’intingo in rossi vellutati .
Oh debolezza colorita!
Tu la fragile inquietudine della carne misera ,
allegro desinare che dà cibo ai fremiti;
seduce , la filatrice empirica , con frasi languide.
In me dimora il pallido pensiero !
Dimora il consacrato dell’astrazione iniqua,
la scelleratezza senza pari ;
personifica , la fonte della mia poetica
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Complimenti Poetanarratore