E se fossimo romanzo
della stessa aurora,
stessa poesia sulla labbra
perduta in un campo di grano?
Ed i tuoi occhi
son navigli di luna,
ed i miei sguardi
tramonti su Venezia,
ed ora tremano i nostri cuori
seduti a questo appuntamento
d’anima e silenzio.
E se fiorissimo in un abbraccio
come i ciliegi in Giappone
distratti da un giorno di pioggia,
così mangerei con te
apostrofi di stelle
per esser battito d’infinito
spicciolo d’amor
che m’abita la pelle.
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