È la luna che si confonde
sull'acqua del mare,
io, ritrovo gli anni
della gioventù.
Ora mi sorprende, eppure,
era il tempo del mio credo
quello che ho dentro
e non torna più.
Volavano le buste piene d'acqua
sulla spiaggia,
tra i castelli di sabbia
c'era sempre una regina in gabbia.
Io non so quand'è che ho deciso
ma fui colpito dal tuo sorriso.
Era d'agosto, i fuochi illuminavano
i visi, tra i canti e i balli sembravamo
gitani scalzi.
Le barche ferme ci guardavano
nel silenzio dai palpiti caldi.
La luna mi sorride ora, io la guardo,
lei mi guarda,
allungo la mano, vorrei sfiorarla,
lei si scosta d'un quarto,
forse ha paura di sgualcire
il vestito che d'argento riluce.
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