Osservo la nebbia nel suo fiorire
avvolgere vecchi lampioni spenti,
abbandonati all'incuria dei tempi.
Ed ecco un pensiero si fa strada,
dopo innumerevoli lucide fatiche
qualcosa potrebbe offuscare mente
in lesto andar nel divenir assente.
Allora lustro ricordi ricalcando passi
ricucendo lembi strappati dalla sorte
per spartirli con le ombre della sera
nel percorso d'un lucido crepuscolo.
Attendo con ansia ancor crescente
giunga notte ad ammantar ferite
che ancora bruciano nell'anima
e giungere all'alba ritrovando luce,
rinnovando ore spensierate di vita
senza strappi o pezze ricucite con aghi
che si torcono fino a graffiare il cuore.
Commenti
Si attende la notte per ricucire le ferite che il tempo non riesce a guarire e che graffiano il cuore. Complimenti Genoveffa. Buona serata!
un gioiello di poesia...
Un saluto di cuore
un saluto a te, buona serata!