E' già notte.

Oziando stringo i pugni,

ancora un crudele folle sogno

che picchia, sull’incudine del giorno.

E volo,

come Icaro, sull’onda tremante,

tacendo sussulti d’amore

stregato, evado

lontano,

nel dorato silenzio

arricchendo l’eco di ricordi

tra chiose nude del pianoforte,

…nel dolore.


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Profilo Autore: CALOGERO PETTINEO  

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Commenti  

Debora Casafina
# Debora Casafina 17-05-2011 14:17
Persino la forma grafica che hai dato alle frasi e alle parole ha una sua musica come quando osservi le note sul pentagramma e da bimbi sembrano disegni che fanno suono...così per me questa tua poesia !
anonimo veneziano
# anonimo veneziano 17-05-2011 22:57
bellissima calogero, stupenda la parte centrale
Rebecca
# Rebecca 18-05-2011 23:50
la notte ci fa vivere realtà che il giorno nasconde, in una dimensione in cui i sogni sono veri. Bellissima.
Enzo Agostini*
# Enzo Agostini* 19-05-2011 02:18
veramente bella e che significato di espressione poetico.
Tiziana Rosella
# Tiziana Rosella 27-05-2011 21:55
E' molto bella Calogero!

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