Mamma,
non farmi male,
io posso darti gioia,
io posso darti amore,
posso alleviare le tue pene,
accarezzami
proteggimi
le tue mani morbide
san dare mille carezze,
fammi giocare
fammi gioire,
io non ho visto niente ancora,
ho tanto da scoprire,
ho bisogno del tuo affetto,
mamma
non farmi male
io esisto,
voglio esistere
nella tua vita
e come un albero
ho bisogno dei miei rami,
ho bisogno delle mie radici,
ho bisogno dell'acqua ,
dell'aria per poter respirare,
non togliermi il respiro,
dammi il tuo amore
mamma.
Anno domini 2013
l'era della tecnologia
Iphon con sistema Android,
dopo studi e ricerche
scegli il sesso del figlio tuo
frutto dell'amore tra un utero ed una provetta
L'alba mai cambia
come non muta la bellezza del tramonto
dai tempi dei tempi,
mi chiedo osservando il cielo
vestito di stelle,
dove son finiti i tempi delle mondine
a piedi nudi cantando
raccoglievano il riso
Cosa ha cancellato le riunioni di famiglia
dove un bichier di vino e buon cibo
facevano di ogni domenica una festa
Ed i tempi in cui si andava a spigolare
esisteva si la fame ma non mancavano
i sorrisi, le strette di mano vere sincere
se aiuto gridavi accorrer di amici,
accorrer sincero senza foto rubate
coi cellulari nascosti
non curiosità ma affetto puro
Anno domini 2013
macchine raccolgono il riso,
non si spigola più
i genitori son spesso un peso
una volta giunta l'età avanzata
seppur concepiti da vero amore.
Grandi ipermercati ma soldi pochi
compri tre paghi due
ma vedi anziani far la spesa
tra le casse di verdura di scarto
quando finito è
il chiasso del mercato ….
e poi che si son separati.
Si volevano bene, all'inizio
era tutto allegria
con cene fra amici
e spuntini di notte, una fiaba,
un amore completo, un romanzo
al profumo di rose!
E poi l'avvocato,
il divorzio,
la fine,
nemici di sangue,
la casa venduta,
i gioielli, gli anelli, le fedi:
e gli altri regali?
I parenti e gli amici
hanno speso quattrini
per fare il regalo agli sposi!
Ed ora divorziano!
Oh! Bella!
Fregati di brutto.
Ci vorrebbe inserito un concetto,
una clausola nuova;
ti faccio il regalo,
ma se dopo divorzi,
restituisci i regali ed i soldi.
sull'inverno chiusa
forte al ciel s'innalza
una maestosa gru.
Tende le braccia verso
nubi oscure che da ponente
giungon fino a noi,
sembra una croce
implorante a Dio
per l'operaio già
sfinito e stanco.
Io l'intravedo
più leggera e forte
recar mattoni d'un poggiolo
all'altro, sembra pregare
per quel manovale
che sopra il tetto
sfida ognor la morte.
dedicata alla festa del lavoro del 1° maggio
tutti apparentemente….
Al di sopra di qualsiasi sospetto
uomini d’affari,donne in carriera.
Non ci pensa nessuno alla gente per bene
hanno la faccia pulita davanti.
Però dentro casa…..
nessuno sa cosa succede.
Dietro le “quinte”
si trasformano in mostri
violentatori,maniaci,padre padrone.
Donne manesche che abbandonano
i figli li lasciano soli
per andare a divertirsi, peggio
vendersi per fare carriera.
Oppure semplicemente per
divertimento per noia.
Appunto gente per bene
insospettabile.
Bentornato sole,
e benedetto sia il tuo splendore
mentre diradi
le ultime nebbie dell'alba.
E' tanto che ha piovuto
in questa incorreggibile stagione,
ma la pioggia
per quest'isola assetata
è come l'Acqua Santa
delle Chiese.
In mezzo
allo splendore del mattino
ho visto un raggrupparsi derelitto
di volti incattiviti
da un ruggito:
son padri di famiglia
licenziati
che uccidono la luce del mattino.
Non si sa come mai ci si trova
tutti al solito posto.
Forse stiamo bene in compagnia forse spinti dalla volontà
di fare qualcosa per i nostri ragazzi per la comunità.
Nell’oasi di pace si lavora spesso anche tanto…..
ma non ci pesa ridiamo.
Capita anche di arrabbiarsi
ma passa tutto subito.
Le griglie stracolme di carne
i pentoloni che bollono…..
Delle voci che urlano
“quanto tempo dobbiamo aspettare”.
Un’oasi di pace…..la nostra parrocchia
il nostro ricreatorio.
QUESTO PENSIERO PER TUTTI GLI AMICI DEL CATERING SAN ADALBERTO.CON AFFETTO.
Udite udite
ramenghi e derelitti,
pochi appestati
ignoranti ed avviliti,
cosa volete al cospetto del cielo
che luminoso brilla di stelle?
Fato ribelle
vi relega in basso
come in un passo
di oscura fanghiglia,
brutta famiglia è quella che avete
solo il salario è quello che avrete,
i premi e gli onori
son cose per altra
nobile stirpe;
cosa volete voialtri
schiavetti?
Razza schifosa di infima gente
niente livelli ne premi ne niente,
giù con la testa, la cuffia infilate
e a gradi novanta il corpo inchinate.
Giovane
la pelle scura come l'ebano
il viso stanco provato
ti sostieni al muro
del supermercato
quando ti passo accanto
il sorriso si illumina
gli occhi ti brillano
Non chiedi nulla
non porgi il cappellino
che tieni nella mano
sento dignità nel tuo cuore
percepisco la vergogna
dell'essere lì
affamato, solo …
Misero quell'euro che poso
nell'incavo del tuo palmo
e dice “ grazie”
la testa riccioluta china
in segno di rispetto
Stamane è diverso ti porto
nel baretto li vicino
consumiamo la colazione insieme
due parole in francese
sono un canto gioioso
ti saluto con un abbraccio ….
Son tornata altre mille volte
al supermercato
il tuo sorriso non era più
tu non eri più
ovunque tu sia buona fortuna
fratello mio
dalla pelle scura come l'ebano ...
Ciascuno è singolarità
prezioso essere individualità.
Ama la tua diversità
il sentire come alterità
né disprezzare mai il prossimo tuo
come se fossi centro di un mondo che
non ti appartiene.
Vivi amando accogliendo,
sebbene tu pianga non riamato.
Ama chi vive e per te soffre
solo perché ha occhi diversi
un corpo una mente altra da te.
Ama incondizionatamente chi implora
e con coraggio nel silenzio prega
che possa giungere in quiete la sera.
Ama la tua malattia non come sconfitta
ma come prova e sacrificio della vita.
Ama chi dirà male di te e morirà
perché non gli porgerai mai la mano.
Ama il tuo fratello che il suo male
trasforma in generoso altruismo
perché con sguardo nuovo egli possa guardare,
riabilitando la fede nel domani.
improvvisamente tornano a galla.
Cancelli grandi chiusi…..
arrugginiti.
Persone che camminano avanti indietro,
senza una meta precisa…accompagnati per mano.
Altri con camicia bianca,legata con dei lacci
dietro la schiena non capisco…..
La mente persa quasi semi addormentati
spinti in una carrozzina.
Le mie domande….forse troppe
troppe volte senza risposte.
Nessuno va a fare visita a queste persone,
mai un sorriso.
Perché devono soffrire cosi,quanta sofferenza,
quanta tristezza.cancelli chiusi come in un carcere.
Da centocinquant’anni sempre stanca
Vedremo dal comignolo sbuffare
Alzarsi sopra i tetti e roteare
Allegra perché loro finalmente
Capiscono i bisogni della gente.
Con gli occhi sempre fissi poveretti
Guardiamo quel camino, in cuore stretti,
Ma ancora e poi ancora ci dispera
La sporca odiosa e ria fumata nera.
Si squadrano con occhi da sparviero
Ma intorno ridiventa tutto nero
E intanto calcolando gli affamati
Intascano soldoni soddisfatti
Dal primo fino all’ultimo di ieri
Somigliano ai capetti dei negrieri.
ci riposiamo mesti o giocondi...
Che miracolo di concordia
tutti uniti nella discordia
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Tutte vittime povera gente
nessuno ricorda quando
non avevamo niente
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Quanta nostalgia del passato
il malgoverno dello Stato
Poveri noi tutti illusi
dalle poltrone siamo esclusi