Ingannata la mente
la ragione sbagliò direzione
consumando il valore della vita
tra i muri e la prigione di filo spinato.
Il vento leva i lamenti
portandoli lontano dal cuore
e il tempo ruba l'amaro
alla disarmonia del silenzio
a chi marchiati a fuoco
con la pelle attaccata alle ossa
attendono colori di giovani cieli
derubati del futuro e della dignità d'uomo
e in quella follia di falsi ideali
cadono come foglie strappate dal vento
in uno spettacolo senza nessuna gloria
e senza sporcare la falce
sotto i colpi della stupidità umana.
Se questo paese va a rotoli
A cosa serve allora una profezia
Nella disgrazia sono uguali tutti i popoli
Qua non funziona il sistema, là… la democrazia
Si parla di rimanere uniti e consapevoli
Di essere una potenza che fa grande pulizia
Che stanerà tutti i cattivi ed i colpevoli
Ma io vedo solo che "loro" i soldi li… portano via
Dissento….dal governo
Mi astengo…e non spendo
Se questo vuol dire essere d’europa i popoli
Ma poi mischiarsi suona come una pazzia
È l’euro è come i soldi del monopoli
Respiri solo un po’ se passerai dal via
Ci tassan tutto sono arrivati ai loculi
E la morte fa meno paura di una cartella dell’ AGenzia
qui io vedo sempre più nidi di cuculi
questo paese è un reparto di psichiatria
Dissento….dal governo
Mi astengo…e non spendo
Se han fatto queste leggi gli onorevoli
L’onore nostro adesso è in corsia
Lo medicano con anestetici ed apropoli
Ti dicono ripeta "cosa vuoi che sia"
Si pagano vacanze, consumazioni e voli
Giustificandole con grande fantasia
Ma non si accorgono che ora ci sentiamo soli
E che la solitudine è una forma di eutanasia
Dissento….dal governo
Mi astengo…e non spendo
voglio solo dare gioia
al mio cuore,
prenderò nell'armadio
una coperta con i colori
dell'autunno.
La porgerò su te uomo
avvolto da poco calore
e poi con il freddo che penetra
su quella panchina
in silenzio mi avvicino
delicatamente per paura
di svegliarti.
Tu uomo infreddolito
al tuo risveglio
chissà cosa penserai!
Di aver sognato
ritrovandoti nel calore
dei colori dell'autunno.
Non farò regali ma forse
sarà un vero Natale
dentro il cuore.
Inutilmente
il pianto si arruffa
con gli spruzzi delle onde
mentre la rabbia
brucia la carne malnutrita
e sebbene gli occhi
siano colmi d'angoscia
nel cuore domina la speranza.
E pelle contro pelle
viaggiar come pesci nella rete
in un silenzio strano
pregando che il mare ozi
tra le spente stelle
sotto una luna che non sorride
forti e credenti nell'animo
di afferrare quella speranza
al di là del mare
per continuare a vivere.
Assistiamo giornalmente
Dal loggione o galleria
Alla scena deprimente
Di una triste parodia
La commedia e i commedianti
Stanno lì senza fervore
Nella recita che in tanti
Stan facendo con orrore
Come se sullo scenario
Di un paese disgraziato
Loro alzassero il sipario
Per nascondere il misfatto
Li guardiamo come scemi
Farsi i propri comodacci
Senza onore senza freni
Perché siamo poveracci
Mentre fuori si combatte
Per un pezzo di pagnotta
Loro recitano a rate
Brutti figli di mignotta
Questo popolo che ha fame
Che li vede recitare
Sta di sotto ad un reame
Che fa solo vomitare
Ma gli attori sono loro
E il teatro è sempre pieno
Ti convincono che è oro
Ogni goccia di veleno.
Non voglio riconoscermi ..in chi, e nemmeno ..in cosa
Voglio che, chi parli di noi sia semplice e non in posa
E che le parole che dice, siano del popolo e non ricamate su stoffa
Voglio che si capisca, cosa dice e cosa sposa
Non voglio riconoscermi…in chi, e nemmeno ..in cosa
Voglio che il bene comune non si faccia battendo cassa
E che il lavora sia un equilibrio perfetto , dove una piuma non sposta
E che la dignità dell’uomo non venga mai soppressa
Non voglio riconoscermi …in chi e nemmeno in cosa
Non voglio bandiere e striscioni di casa in casa
Ma voglio dei soldi in più per fare la spesa
E che le fabbriche facciano vita sociale e non solo impresa
Non voglio riconoscermi in chi e nemmeno in cosa
Voglio che lo studio sia un diritto, non una strada tortuosa
Che… chi non è capace di fare, abbia buon senso, e vada a casa
E chi vuole il bene di tutti, non risolva aggiungendo una tassa
Perché io…non mi riconosco in chi e nemmeno in cosa.
sulla terra impreparata
ad accoglierla, con pena rifiutata
Ma il cielo ha continuato a piangere
ostinato, troppo arrabbiato
e rammaricato dal poco amore
dagli uomini dimostrato
Violato esso da esperimenti strani
mancanza di rispetto per la natura tutta
troppo egoismo e poco altruismo
in questo Creato meraviglioso
Esploso in codesto pianto copioso
colpito ha una terra bella
rapito ha la vita
di persone innocenti
sommersi dall'acqua che esondando
mutato ha fiumi in mostri di fango
al passaggio tutto investivano
Le auto come barchette
galleggianti in un ruscello
case crollate come costruzioni
in mattoncini colorati
giovani e adulte anime
volate in cielo
Tragedie simili l'uomo
dovrebbe far riflettere
ma passato il peggio
finite le lacrime e il sole
tornato a splendere
ancora l'egoismo prende piede
fino alla prossima volta
fino ad altre lacrime
e vite spezzate ….
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Un abbraccio agli uomini donne e bambini della Sardegna colpiti da questa tragedia
uniti con loro nel dolore per le vite sacrificate le famigle
delle vittime e a tutti coloro che in poco
tempo hanno perso tutto il lavoro di una vita ....
Buon anno alla terra
siamo come candele, sulla torta della vita
con le teste accese, ma un pò di vento, la farà finita
e questa luna se la ride, per come ci sciogliamo
senza nemmeno apprezzare, una fetta, di quel che abbiamo
buona anno alla terra, madre esemplare
che ci lascia fare la guerra, ma poi saprà punire
quando non potrà più assecondare, i nostri sporchi vizi
ci farà vedere, che abbiamo, distrutto i nostri spazi
buona anno alla terra, che non fa debiti con nessuno
anzi applica gli interessi che ricadranno su di ognuno
perchè l'affitto è giusto, noi glielo dobbiamo pagare
facciamo sprechi, buttiamo tutto, nel nostro amico mare
buona anno alla terra, dice chi viene dallo spazio
che si vede una frase c'è scritto "fine a questo strazio"
è la mano di Dio che ci chiede di cambiare
lui la casa c'è l'ha data, ora lo dobbiamo, ringraziare
siamo come candele, sulla torta della terra
ma ci stiamo decimando per l'effetto serra
tra un pò questo mondo sarà di nuovo morto
poi comparirà una nuova candela, l'uomo risorto
Che sia verbale, relazionale
o indiretto il bulletto
lo fa sempre per dispetto
c’è chi non ne poteva più
e se ne è andato
per questo fin lassù
c’è chi invece
con coraggio
il bullo ha affrontato
dopo alleati aver trovato!!
Il bullo narcisista
odia tutti a prima vista
ma in realtà
se vogliam dir la verità
se il bullo si guardasse
un po’ più dentro
di sè stesso avrebbe spavento
Infin concludiamo
e all’azione passiamo
Ha un sogno in tasca
e una valigia di cartone
tutti lo chiamano "Fresco"
perchè dorme davanti ad un portone
ma lui non ride e si allontana
per lui la vita comincia ogni settimana
Ha un orologio particolare da taschino
che non cammina, no fà più il ticchetio
è un regalo ricevuto quando era bambino
... il padre gli disse con questo "regolerai" il tuo destino
Fu così, lui lo racconta spesso
quando era giovane lui teneva il passo
e tutte le persone che gli stavano attorno
gli davano carica come ad un orologio, ogni giorno
Poi passarono un pò di anni
non trovava lavoro ed ai primi malanni
si trovò costretto a vendere tutto
ma conservò l'orologio nel suo petto
Perse gli amici, anche quelli migliori
fece di tutto anche i più duri lavori
e poi una notte incominciò a bere
ma caricava ancora l'orologio tutte le sere
Ma un giorno era troppo disperato
voleva bere, aveva fame, era malato
disse ad un signore, "sono giorni che non mangio
per pochi soldi prenda il mio orologio"
ma l'uomo si offese, disse, non vede che è fermo
e allora "Fresco", povero, sporco e infermo
capì che cosa gli voleva dire il padre...
"l'uomo è un orologio e se non riesce da sè a camminare
la società ha l'obbligo morale di doverlo... ricaricare
Troppo soli
troppo soli, poco vento
molto sole, poco sentimento
buste e spesa, auto in strada
in questa guerra della vita
molta gente, mi sembra, si sia arresa
non c'è chi ti dice.. riparti
chi si frappone tra te e l'ingiustizia
e prende le tue parti
...
dov'è chi ha un cuore così grande
da rallegrarti...
troppo soli, poco vento
molto sole, poco sentimento
sciogli i nodi, di un altro giorno
ti commuovi ma sai che sta arrivando
tra poche ore, il sole, sarà pronto
a chiederti sforzi, dinanzi al buio che hai dentro
sei troppo solo, poco vento
molto sole, poco sentimento...
ma io...da qui...ti sento
come te...mi siedo affranto
quando vedo che un sacrificio
se ne va ridendo...tra le false promesse
di chi dice di essere...governo
siamo troppo soli, poco vento
molto sole, poco sentimento...
Un bambino come me
sei te
perché gli altri
pensano
che io sia
superiore a te?
La mia razza
al vostro popolo
è superiore perchè?
Eppure abbiamo
lo stesso cuore!
Uomo come me
diventerai,
ragazzo come me
tu sarai!
I nostri cuori
a questo soldato musone
vorrebbero strappare
un bel sorrisone.
La mamma mi dice
che attento
devo stare e a voi
non devo parlare.
Io le chiedo
perché con voi
non posso giocare
e invece vi devo odiare!
Tanto male
non ci potete fare.
Piccolo mio lascia stare
non hai già tanti amici
con cui giocare?
È tardi ora
ti devi addormentare
perché domani a scuola
devi tornare!
Io il giorno dopo
con il cuore in mano
corro lontano con te
a giocar
e insiem sereni
noi due possiamo restar,
perché la guerra è finita,
evviva la vita!
Diverso perché?
Diverso da chi?
Tutti diversi siamo
ma bene insieme viviamo
perché insiem il mondo cambiamo.
e i giornali mai sfogliati
sensazioni di vuoto
in questa ALBA DORATA
noi sognavamo l'EUROPA migliore
noi sognavamo i popoli sovrani
c'era da difendere la nostra MADRE PATRIA
dall'invasore tiranno
e tutti ins chiere marciammo fino
al confine
dietro quella nuvola il sole gia appariva
era l'ALBA DORATA
che aspettavamo
e tra i sogni e i fucili
i sassi e i carri armati
l'EUROPA dei tiranni
più forte ci colpì
a terra di sangue l'asfalto bagnava
noi non ci arrendevamo
e ancora più forte il grido
usciva dalla nostra rabbia
e dal cuore ferito: boia chi molla
la mia GRECIA non l'avrete
la difenderemo fino
all'ultimo respiro
e MIKIS da lassù ci tendeva la mano
ma l'EUROPA dei tiranni ci ammazzò
sognammo l'ALBA DORATA
sognammo i popoli sovrani
il nostro martirio
sveglierà la nostra comunità
e allora insieme CAMERATI d'EUROPA marceremo
fino all'ALBA DORATA
che abbiamo sognato...
un altro giorno di meno alla libertà
ho solo pensato a ciò che ho fatto
non potevo restare a guardare
mentre loro si abbuffano
quelli come me morivano di fame
chi semina piombo raccoglie la rabbia
ma non rinnego quel che sono stato
la mia lotta la mia volontà
il mio desiderio di cambaire il mondo
questa ITALIA invece ha preferito
la finta democrazia
alla lotta armata
come se i potenti non ammazzassero
di più
e allora oggi rivedo negli occhi
di lei l'amore per l'idea
per la sconfitta del mito
ma se mi è stata accanto
questa donna allora
poi tanto sbagliato lottare non è
ci ho messo me stesso
a meritare questo posto
ma non posso rinnegare me stesso
se l'ho fatto è perchè
sentivo che dovevo
era giusto in quel tempo...