Punteggiatura d’anima
scissa in un tramonto
e tu, bacio scalzo del mio esistere,
rincasa pure nel mio cuore,
come solitudine astrale
a vestire il tuo ricordo.
Sul petto dell’universo
mi fermo ad ascoltarti
in una moltiplicazione di cielo
a ferire i miei respiri,
come stelle di cristallo
consumate in questo addio.
Chissà se sarai abitudine,
spicciolo d’immaturo rimpianto,
alba senza capoverso,
poesia del mio triste pianto,
questa notte è un sogno disperato,
dolce profumo di un giglio
distratto dal passato.
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