Quartine a rime alternate abab di quinari alternativamente sdruccioli (i dispari) e piani (i pari). Mi si perdoni se c’è qualche errore, sto rileggendo e mi pare di no, ma sono in stato poco sereno, deluso dalla situazione cui accenno (conferenza LILT) e provocato dalle minacciose allusioni al mio stato di salute fatte in un commento da una persona che si è evidentemente sentita chiamata in causa da un mio commento precedente nello stesso testo di un’autrice del sito in cui palesavo con degli endecasillabi a rima baciata il mio noto dissenso per gli atteggiamenti di gente che fa macumbe e stregonerie per far del male a destra e a manca perché sostiene di averne il magico potere, quindi un mix di blasfemia (e a me che sono ateo non dà grossi problemi anche se di mio preferisco evitare la blasfemia per rispetto di chi ha varie credenze religiose o metafisiche) e cattiveria: sarebbe capace di fare magie ed invece di riaggiustarmi il cuore e farmi avere un lavoro serio ed un amore felice, preferirebbe aggiungermi gastrite e ipertensione con i poteri stregoneschi! Che poi per l’ipertensione (purtroppo è una delle piccole rogne conseguenti i problemi cardiaci più seri) io segua già una cura adattissima perfettamente efficace, che per evitare la gastrite ai primi sintomi mi basti staccarmi da PC e giornali, son due aspetti marginali: rimane comunque antipatico ricevere tali “suggerimenti da strega”. Pazienza, non tutte le persone in cui ci imbattiamo possono essere sempre positive e costruttive! Le prime quartine son nate prima di imbattermi in quel commento, le ultime invece ne sono figlie e le ho aggiunte che mi pare restino in tema. Mi si perdoni l’uso del congiuntivo: purtroppo son di quegli sfigati che a scuola un pochino studiavano ed a casa sentivano parlare correttamente la nostra lingua.
Ed è drammatica
la situazione
della grammatica
d’una nazione
in cui l’astrologo
cura il tumore¹,
che pare il prologo
dello splendore
d’una vecchissima
vitale truffa
sempre attualissima:
vendere fuffa.
Le stelle osservano
con attenzione
mentre ci snervano
con la pozione
che ci debilita
senza poesia
e sol nobilita
l’ipocrisia.
Per troppi inutile
passò la scuola,
vissuta futile
e tutto in fola
adesso gettano
con supponenza
mentre fischiettano
chiaroveggenza
con cui comprendere
tutto del mondo
e gli altri offendere
in un affondo
che, non per ridere
ma per far sfregi,
possono uccidere
con sortilegi!
Poteri magici
non per fermare
eventi tragici
ma spaventare!
Stiamo ad attendere
a ‘ste minchiate
senza pretendere
sian terminate:
se nell’illudersi
d’esser megere
vogliono chiudersi
a vite vere,
purché lo facciano
senza sparare;
seppur minacciano…
lasciam sbraitare²!
¹: assurdo ma vero: pensavo fosse una barzelletta ed invece alla conferenza stampa della LILT, che è un ente pubblico abbastanza serio che in molti conosciamo, il 5 dicembre c’era tra i relatori che spiegavano il punto sulla nostra guerra contro i tumori, oltre a medici e scienziati, anche tal Rino Liuzzi di Conversano e non per narrare la propria esperienza di paziente probabilmente in fase terminale di cancro invasivo al cervello già allo stadio di una demenza grave al pari dei suoi accoliti, no, non da paziente, ma da esperto astrologo (in “arte” si fa chiamare Jupiter) per spiegarci come i cancri nascano dagli influssi della Luna e di Giove e dalla nostra incapacità di metterci in equilibrio con l’universo (non oso immaginare quanti soldi abbia fregato agli ignari per metterli in equilibrio e guarirli dal loro cancro in questi anni). Ecco in cosa sta precipitando la nostra società con la sua avversione per logica, grammatica, matematica, intelligenza, impegno, studio. Amen.
²: cerco sempre di ricordarmelo: vivi e lascia vivere, finché non fanno del male concreto, inutile crucciarsi per gli atteggiamenti altrui; avranno i loro problemi da risolvere che li spinge ad agire in quel modo, ma io non sono né psicologo né psichiatra, non spetta a me analizzarli.
16/12/2024
Commenti
In ogni caso, condivido il senso di questo piacevole sia pur sofferto componimento e ne apprezzo gli aspetti formali.