“Una croce, segno del cammino
penzolava dal collo dell'uomo
che chiese con stanca gentilezza ospitalità”…
Nell’attimo d’uno sguardo
osservi attentamente cosa t’aspetta
e lì, come una marionetta, buttato su quel letto…
Vitrei i suoi occhi, s’accorgono e fuggono
nel vuoto muro bianco, dall’odore soffocante
Fu un budino a sconvolgere gli eventi
accompagnato da un sorriso carezzevole
in quel tocco tra voce e umana carezza
su quelle ossa che aspettano solo la fine
Mi regalasti una lacrima che abbracciò la mia
fu l’incontro d’un attimo, fugace …
e così t’infilasti nella mia valigia di vita
come il viandante che chiede ospitalità
“e noi gli aprimmo, la porta di casa...”
penzolava dal collo dell'uomo
che chiese con stanca gentilezza ospitalità”…
Nell’attimo d’uno sguardo
osservi attentamente cosa t’aspetta
e lì, come una marionetta, buttato su quel letto…
Vitrei i suoi occhi, s’accorgono e fuggono
nel vuoto muro bianco, dall’odore soffocante
Fu un budino a sconvolgere gli eventi
accompagnato da un sorriso carezzevole
in quel tocco tra voce e umana carezza
su quelle ossa che aspettano solo la fine
Mi regalasti una lacrima che abbracciò la mia
fu l’incontro d’un attimo, fugace …
e così t’infilasti nella mia valigia di vita
come il viandante che chiede ospitalità
“e noi gli aprimmo, la porta di casa...”
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