Vorrei ricordare l’ingenua neve

nel suo tentativo di coprire sangue

per illuderci forse che ogni cosa

possa essere occultata, mai esistita.


La memoria, però, travalica il bianco,

va oltre ogni filo spinato, oltre ogni arma.

Supera distese perverse, malanime,

recinzioni incomprensibili e fa la storia.


Io amo cantare le gesta dei miei eroi

ma devo, perché voglio, rammentare il male

per fare in modo che mai più si ripeta.


E tuttavia, davanti a un  foglio immacolato,

mi chiedo, oggi, cosa può fare un verso

se non il verso all'impotenza umana.


La mia poesia, che tanto chiamo in soccorso,

non é capace, neanche lei, di lenire dolore.

Solo pregare.

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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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