Aspetta non andartene
Disse l’uomo sull’orlo di un precipizio
Alla donna dai capelli lunghi e neri
Che stava ridendo sommessamente
Per quella dimostrazione di affetto
Vuoi davvero farti del male
Replicò la donna senza batter ciglio
L’uomo si guardò le mani
Come un bambino
Come un bambino
Non posso farci niente
È la mia natura
Le rispose affranto
Piuttosto deludente disse la donna
Senza degnarlo di uno sguardo
In quell’istante una nuvola grigia
Cadde dal cielo
Sopra la testa dell’uomo
Riempiendolo di lacrime oscure
Fino a ridurlo in una poltiglia di fango
La donna pensierosa
Rimase a fissare quella forma astrusa
La gioia del silenzio
Invase il suo cuore con una sentenza
Essere libera di urlare a chiunque
L’eterno dolore della sua solitudine.
Commenti
Amara riflessione, ma non si deve mai perdere la speranza, ti pare?
Bella Poesia, profonda e meditativa. Mi è piaciuta molto!
Buona giornata.
Caterina
Un caloroso saluto e una buona serata.
Francesco
In questo caso, bisogna guardare alytove; magari l'Amore che cerchi, è là fuori che ti sta aspettando, apri la porta, guardati intorno e Vivi la tua Vita!
AUGURI!!!
Grazie di cuore, per le tue bellissime parole e la considerazione.
Buonanotte