I figli non sono nostri; come molte altre cose, nel nostro pensiero. Seppur sangue del nostro sangue, generati dai nostri corpi, non sono nostri.
Non ci sono ragioni che tengono, sono esseri liberi ed autonomi, non sono proprietà, specilamente dal momento che acquisiscono capacità e le sviluppano soprattutto mentali-psichiche.
Non dipende dall'età, dalla crescita, sono fattori umani, naturali.
Non dobbiamo smettere di amarli, ma dobbiamo farlo come se amassimo il prossimo-chiunque.
M'intristisce vedere genitori che davanti a qualsiasi cosa fatta, detta, pensata dai figli, di ogni sorta, non abbiamo un pensiero libero e personale ma sostengono il loro fare, il loro agire, il loro dire.
Che davanti alle difficoltà che tutti incontrano, che ci sono, li aiutano ad ogni costo, fino a mortificare altri nelle loro libertà , decisioni o scelte. Perchè i loro figli, prima di tutto!!!!!
Certamente è stato difficle, decidere di scrivere queste parole da parte mia; penso all'insegnamento di umiltà, comprensione, avuto da un amico che ha perso un figlio in gioventù, per una grave malattia.
Mi ripeteva: "i figli non sono nostri e con questo pensiero ho superato dei brutti momenti".
Solo questo, ha consolidato in me un pensiero in bilico da sempre, portandomi alla decisione finale.
Non mi comporterò così per i figli, dovesse cadere il mondo. Sono liberi, unici, pensanti, hanno un cuore, un'anima e non hanno bisogno d'altro. Tantomeno del nostro aiuto, senza richiederlo.
Ma non è egosimo da genitore, è la realtà del vivere. Non è, egoismo personale; ormai è convinzione.
Non cerco giudizi e men che meno, applausi. Mi sento al posto giusto, su questo argomento.
Tutti i giorni invece, vedo, sento ed incontro, situazioni che fanno rabbrividire al solo enunciarle.
Nessun genitore, che si mette veramente la mano al cuore, senza essere di parte, prendendo una decisione autonoma e personale, quando il momento lo richiede, specialmente a riguardo " dei loro figli ".
Qualcuno mi dice: in questa vita che abbiamo, da generazioni si fa così, i figli sono il cuore.
La mia risposta rimane : a volte cambiando si sbaglia, ma almeno provando generiamo un altro risultato, un altro movimento
che potrebbe essere quello giusto, quello che risolve, quello migliore.
Amare i figli, sarà per sempre; non dobbiamo confonderlo con possedere.
Non ci sono ragioni che tengono, sono esseri liberi ed autonomi, non sono proprietà, specilamente dal momento che acquisiscono capacità e le sviluppano soprattutto mentali-psichiche.
Non dipende dall'età, dalla crescita, sono fattori umani, naturali.
Non dobbiamo smettere di amarli, ma dobbiamo farlo come se amassimo il prossimo-chiunque.
M'intristisce vedere genitori che davanti a qualsiasi cosa fatta, detta, pensata dai figli, di ogni sorta, non abbiamo un pensiero libero e personale ma sostengono il loro fare, il loro agire, il loro dire.
Che davanti alle difficoltà che tutti incontrano, che ci sono, li aiutano ad ogni costo, fino a mortificare altri nelle loro libertà , decisioni o scelte. Perchè i loro figli, prima di tutto!!!!!
Certamente è stato difficle, decidere di scrivere queste parole da parte mia; penso all'insegnamento di umiltà, comprensione, avuto da un amico che ha perso un figlio in gioventù, per una grave malattia.
Mi ripeteva: "i figli non sono nostri e con questo pensiero ho superato dei brutti momenti".
Solo questo, ha consolidato in me un pensiero in bilico da sempre, portandomi alla decisione finale.
Non mi comporterò così per i figli, dovesse cadere il mondo. Sono liberi, unici, pensanti, hanno un cuore, un'anima e non hanno bisogno d'altro. Tantomeno del nostro aiuto, senza richiederlo.
Ma non è egosimo da genitore, è la realtà del vivere. Non è, egoismo personale; ormai è convinzione.
Non cerco giudizi e men che meno, applausi. Mi sento al posto giusto, su questo argomento.
Tutti i giorni invece, vedo, sento ed incontro, situazioni che fanno rabbrividire al solo enunciarle.
Nessun genitore, che si mette veramente la mano al cuore, senza essere di parte, prendendo una decisione autonoma e personale, quando il momento lo richiede, specialmente a riguardo " dei loro figli ".
Qualcuno mi dice: in questa vita che abbiamo, da generazioni si fa così, i figli sono il cuore.
La mia risposta rimane : a volte cambiando si sbaglia, ma almeno provando generiamo un altro risultato, un altro movimento
che potrebbe essere quello giusto, quello che risolve, quello migliore.
Amare i figli, sarà per sempre; non dobbiamo confonderlo con possedere.
Commenti
con la tua mi è venuta in mente Kahlil Gibran e sono andata a cercare la sua poesia .......ne propongo solo una parte....
I vostri figli non sono figli vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Una riflessione che molti genitori dovrebbero fare! Grazie per aver indicato la strada...
Ciao, Valerio...
La fianale del brano, dice tutto:
"Amare i figli, sarà per sempre; non dobbiamo confonderlo con il possedere."
Già in quelle righe avevo visto il tuo rispetto,per la vita, questo accompagnare senza essere pressante ,ma solo presente.
E la penso come te,esattamente. Vanno amati in quanto esseri umani e rispettati come tali,senza che li leghiamo alle nostre convinzioni e alle convenzioni sociali che già hanno fatto così tanti danni a noi,alla nostra generazione.Un bel pensiero su cui confrontarsi e amalgamare le esperienze per crescere e imparare ,noi genitori però ...
Un saluto con stima.
Anto
Mi ha fatto riflettere