Camminando su intrecci di liane sospese nel vuoto, incedo funambola e tentennante. Sotto di me baratri, salite, discese e poi un incolmabile vuoto, ricco di similitudini o simulacri. Fra santi imprecanti e madonne deperite e afflitte, cerco acqua nei deserti e calore negli animi freddi. Ora voglio scherzare coi tumultuosi temporali della mia anima e burlarmi dei miei timori. Merli dal becco giallo intrecciano fili d'erba per farne nidi. Anch'io odorando verdi aspettative, depongo le mie speranze. Qualcosa di nuovo m'induce a camminare su archi di luce. Così lontani mi paiono vecchi carri di cartapesta, che continuano invano a sfilare, mostrandomi antiche allegorie. Rivedo volti mascherati, ma non ne sono più attratta. M'incammino sul mio tappeto di cristalli e riflettendomi in essi, finalmente ritrovo la mia immagine. Indosso un paio d'ali e non temendo più il vuoto, comincio a colmare di floride certezze, tutti i miei domani.
Commenti
Che la saggezza e la fortuna ti siano amiche...
Un piccolo suggerimento: non cercare acqua nel deserto...magar i portala; non cercare vita dentro anime gelide...ma dentro te stessa.
Un salutone e un caldo sorriso
Alec
IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA.
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