Alessandro a San Patriniano
Hai detto:
“ho visto gente piangere”,
quel giorno che ti ho incontrato.
Ed ero felice di trovarti
bello come prima,
pulito come prima,
lucido come prima...
E mi hai parlato del pane,
e mi hai parlato
delle loro parole,
dei silenzi
della forza
e del LIBERARSI...
E guardavo quella cravatta
che non avevo mai visto
e ti ascoltavo
mentre dicevi
che non avresti più potuto
Parlarmi,
Ascoltarmi,
Vedermi,
Accompagnarmi...
Io ero il passato
e in quel posto
il passato è cancellato,
il passato è passato
e deve essere abbandonato,
lasciato,
dimenticato...
E mi veniva da chiedere,
a quella gente,
se avevano provato a far capire
quale era il passato;
che non tutto era il passato
che io non ero quel passato...
E loro non c’erano
e io non c’ero...
Per loro eri solo un nome,
un paziente,
una cura...
Per me eri,
semplicemente,
il più caro degli amici!
E non ti ho aiutato
perché non c’ero
quando il passato è tornato;
nemmeno loro c’erano
ed è per quello
che hai vissuto l’ultimo atto:
perché eri rimasto
solo...
Hai detto:
“ho visto gente piangere”,
quel giorno che ti ho incontrato.
Ed ero felice di trovarti
bello come prima,
pulito come prima,
lucido come prima...
E mi hai parlato del pane,
e mi hai parlato
delle loro parole,
dei silenzi
della forza
e del LIBERARSI...
E guardavo quella cravatta
che non avevo mai visto
e ti ascoltavo
mentre dicevi
che non avresti più potuto
Parlarmi,
Ascoltarmi,
Vedermi,
Accompagnarmi...
Io ero il passato
e in quel posto
il passato è cancellato,
il passato è passato
e deve essere abbandonato,
lasciato,
dimenticato...
E mi veniva da chiedere,
a quella gente,
se avevano provato a far capire
quale era il passato;
che non tutto era il passato
che io non ero quel passato...
E loro non c’erano
e io non c’ero...
Per loro eri solo un nome,
un paziente,
una cura...
Per me eri,
semplicemente,
il più caro degli amici!
E non ti ho aiutato
perché non c’ero
quando il passato è tornato;
nemmeno loro c’erano
ed è per quello
che hai vissuto l’ultimo atto:
perché eri rimasto
solo...
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