Cercami, tra le vocali buie della notte
e nel fulgore del giorno estremo,
tra le eteree nubi amiche
e nel freddo silenzio di una roccia.
Amami, nel connubio degli elementi
che si dissolvono al tuo risveglio,
nei vapori dei gas precosmici.
nelle odi elegiache dei mortali,
tra le orme dei passi sulle nevi
delle più alte vette.
Amami, nei sogni dei disadattati,
con la velocità dei corpi
in fuga dalle leggi della meccanica,
nei ritagli di tempo
di esuli e amanti senza più ombre e luci.
Ma cercami, cercami in te,
perché io fuggirò, fuggirò da me,
solo, solo insieme a te.
e nel fulgore del giorno estremo,
tra le eteree nubi amiche
e nel freddo silenzio di una roccia.
Amami, nel connubio degli elementi
che si dissolvono al tuo risveglio,
nei vapori dei gas precosmici.
nelle odi elegiache dei mortali,
tra le orme dei passi sulle nevi
delle più alte vette.
Amami, nei sogni dei disadattati,
con la velocità dei corpi
in fuga dalle leggi della meccanica,
nei ritagli di tempo
di esuli e amanti senza più ombre e luci.
Ma cercami, cercami in te,
perché io fuggirò, fuggirò da me,
solo, solo insieme a te.
Commenti
Ma, credo di capire che tu intendi anche un contatto con se stessi, sempre. Capire se stessi per approdare agli altri.
Ma forse non è così: vorrai dire ben altro. Certamente, il poeta sei TU!
Comunque sia è bellissima!
Ciao Paolo...