Allietata a inventar melodie, 
come strali sinuosi, 
sprigionandole all'erte colline 
ch'incontrano valli,
ne riempiano fiumi e torrenti,
nel scrosciar dirompente dell'acque,
gorgogliandole ai boschi silenti, 
come fosser carezze innocenti.

E ad effonderle ai prati 
irrorandone i fiori, 
che sappian cantare il sussurro di miele, 
olezzo fluente nel vento, 
dell'etere, sospiro corroborante.
Proverei a ricercar sinfonie voluttuose, 
d'accordi coese,
sulla scia dei gabbiani garrenti.

Stridori possenti, nel volerle imitare,
per vestirne la brezza, volando sul mare,
dando agio alle note che forgino il canto
che sol lui sa intonare 
col suo far fascinoso,
lo sussurri alle onde, in quel lor fluttuare
ed illuda ancora la rena, 
che non abbia a finir nel fondale.

Sognerei di scoprir l'equilibrio d'un ritmo armonioso,
di cui cingermi in fretta a plasmar lo spartito
per non farlo sfumare 
e vibrarne le corde d'un piano o un violino, 
che mi elevino in alto, 
oltre i monti imbiancati, sui cieli, 
a donar le mie note 
alle arpe suonate da dita divine.

Se Musica fosse il mio nome... 
Per danzar nella sfera celeste,
angelica come nessuna, 
nel flusso sgorgante di mille assonanze...
... Sarei Musica Eccelsa...
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Profilo Autore: IRIS VIGNOLA  

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