Mattino di suoni privo,
solo il bianco
-nell'aria- ed il nero.
Ancora dorme il viale
e i vapori sfumando
salgono e i rami
inerspicando su di un velo.
Sotto un niveo
manto, tace
la città
e riposa..
teneramente
giace,
e senza gonfiar
sospira...
E dal cielo pallido
una linea opaca
separa
contorni rachitici.
Una nota flebile
d'arancio
si fa viva
tra le orme degli olmi
Come candida luce
che trema,
d'inverno l'alba
è una fiamma di cera.
In questo quadro
tardo e dicembrino
affonda silenzioso
il mio spirito marino
tra le sabbie della neve
dolce, ogni grido
è più lieve,
immobile, appassito.
Il fumo l'ha reso
ormai rauco
e grigio.
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