Emily,nero romantico.Domando quel gentil rossetto,ormai non ti vive più.Limpidi occhi bui fissano la pozza contaminata dove maledetta attingi melodiche ossessioni prosciugate in un attimo.Tentenni,poi cedi.Meglio leccare quei cocci di specchio sparsi,taglienti,sinceri;unici a riflettere la fotocopia accartocciata e ingiallita di una schiava erosa dai suoi mille perchè,affogando verso un fondo sfatto,incessante oblio,rende inerte questa pallida pelle.Camaleontica mentre mimetizzi sotto le premure del tuo affettuoso cappuccio inacessibili delicatezze,rannicchiandoti esausta,trasparente al dinamico via vai di questa fredda metropolitana.
Ora sei la classica tossica che ha fermato l'amaro scorrere d'un tempo spregevole,sedato da ipnotiche martellate alla ricerca di radici troppo dure da masticare.
Ora sei la tenera bambina che passa al tuo fianco....la mano stretta al suo papà,fiutando un mondo orco a lei soave e colorato.Tu la osservi,gracile Emily,nuda della consapevolezza del dolcetto che non ti sarà mai più regalato.
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