Ti conobbi negli occhi di mio padre
fulgide fiamme d’amore impregnate
E fu così che conobbi mia Madre
nel lieve abbraccio protetto
Riconobbi mia Madre
in quella Madre piegata dal dolore
dove le labbra serrate
urlavano al mondo la sua amputazione
Rivoglio mia Madre!
Così come la vita ha forgiato
con tutte le sue rughe
e i suoi sospiri appesi
Ti riconosco Madre
nei segni della mia carne
negli orecchi i ripetuti fiati
che ancora non sono ricordi
Ti abbraccio Madre
in quell’entusiasmo da sempre negato
e slego gli arbusti lasciandoli liberi
A Te Madre regalo l’amore filiale.
fulgide fiamme d’amore impregnate
E fu così che conobbi mia Madre
nel lieve abbraccio protetto
Riconobbi mia Madre
in quella Madre piegata dal dolore
dove le labbra serrate
urlavano al mondo la sua amputazione
Rivoglio mia Madre!
Così come la vita ha forgiato
con tutte le sue rughe
e i suoi sospiri appesi
Ti riconosco Madre
nei segni della mia carne
negli orecchi i ripetuti fiati
che ancora non sono ricordi
Ti abbraccio Madre
in quell’entusiasmo da sempre negato
e slego gli arbusti lasciandoli liberi
A Te Madre regalo l’amore filiale.
Commenti
Credo che per sopravvivere a questa mancanza bisogna non dimenticare i momenti belli vissuti insieme. Ogni tanto rifugiamoci in quei ricordi, nelle sue parole, nei suoi insegnamenti o nei suoi abbracci , con il sorriso! Complimenti Ambra, bellissimo l'ultimo quartetto...
Un saluto
Grazie, come sempre