Sentirsi vuoti,
come appunti di se stessi
regalati ad un tramonto,
plettro d’emozioni
spezzato dal non ritorno,
come un pianto
di pianeti soli
stipato in autografi d’aurore.
Scambiamoci i lacci del cuore
perduti nel mar dei nostri occhi
ed i giorni s’accoccoleranno
come petali d’arpa lunare
su una margherita recisa
e ruberemo anagrammi di storie,
respiri d’anima sottochiave
che stringo ad un bacio ferito.
E chissà se il silenzio
addizionerà il nostro nome
come stracci di cristallo,
se mendicherà i nostri passi
sulla bocca della notte,
oh amore,
riscrivi di me
l’alfabeto del dolore,
naviga il mio petto
come un marinaio senza sole:
son volti d’addio
i nostri sguardi senza odore.
Ho bruciato in questo fuoco, ho giocato e ballato fino alla tua porta, per imparare poi a morire da sola .. Adesso ci sono, profumata di balsami e spezie, incendio l'inutilità... Risorgo dalla memoria di un canto che non dimentico, propria e perpetua la sua melodia. Emergo dalle fiamme con le ali dell'Anima... Servano le mie lacrime a quegli occhi che per il pianto non possono più bruciare e a melodie per incantare d'amore..
come un cielo azzurro
sfiorato da un dito,
sopra le nuvole, soffici letti
ove lasciarsi, quel corpo che non serve
a quella che chiamano gioia.
mi parlavano di felicità
come le piccole cose che vivono,
effuse in un gesto,
in una parola o un giudizio;
in piccoli sguardi,
in piccole voci
di chi ti ama, in un piccolo bacio
o un sorriso inopinato.
Poi vanno; che resta?
Il tuo corpo scevro di Talenti,
scartato da chi per caso ha quel tutto
che è niente agli occhi
assenti del mondo,
gli oscuri volti del male,
le falle del tempo, le delusioni
e le morti dell'anima dinnanzi
ai sogni divorati da bocche ignare
perché non c'è motivo, in fondo,
a un successo immeritato
a una fine ingiusta di un bambino.
Mi parlavano di felicità
ma non sapevano cos'era,
che gusto aveva;
che volto poteva avere,
i suoi occhi,
forse perché mai lo hanno visto.
Quelli occhi e quel volto
hanno tanti volti, tanti occhi
che mutano veloci
e si confondono ma sono lì
con te.
Rimane nel cuore l'amara voce,
il vile gesto che mi portò
lontano dal tempo,
in un baratro senza fondo
e lasciandomi andare
col buio negli occhi
in quell'abisso che mi pareva
toccarlo con un dito.
Non riesco a parlare,
la testa gira, le mani tremano.
Scappo via, dal resto, da te.
Intrappolata nel loop dell' errore,
un flashback, un ritornare di emozioni contrastanti.
Le paure non si fermano e mi travolgono come ombre nere che mi seguono costanti e
in un attimo sono fuori.
I raggi del sole di un tramonto di luglio,
mi ridonano la pace,
il vento caldo mi calma.
Cammino, riprendo fiato e più mi allontano, più sento di stare bene.
di un raggio che urla
la nebbia che appare d'argento
Tu che... di ali e di spade
ne piegavi il sentiero
in quel colore perplesso
e di passanti in ascolto
di parole ambiziose
non ricordi più l'ombra
adesso che è pronto a farsi martire il cielo
per il tuo divenire!
Nelle notti di luna.
Nel silenzioso fragore
di una stella cadente.
Nel tiepido tremolìo
di un camino.
Tra le foglie secche,
passeggiando al mattino.
Sussurrami il ricordo
di un tempo di poesia
che passava lento
sui nostri pensieri,
agitando appena
lo scorrere dei giorni.
Sussurrami ancora,
nelle sere mute d'inverno.
E in questa giovane notte...
sussurrami d'intenso!
spezzato dalla pioggia.
La corsa contro il tempo
per ritrovare le parole
che si spengono
come il tramonto
di una sera d'estate.
Ricordi che rivivono
nella stanza vuota
illuminando la tristezza.
Pensieri muoiono
come i sogni al risveglio.
L'alba si scontra
con la dura realtà
dove la rabbia fa da padrona.
Raccolgo ciò che la vita mi regala
prima che sia già domani.
Effluvio di fieno
Ci siamo disegnati a memoria,
Canicola oppressiva a mezzogiorno
Sembra di essere in un forno
Con 'sto caldo a casa non ci resto!
Il dover studiare mi rende mesto
Che vorrei stare al mare tutto il giorno
Così spogliato che sembrerebbe una scena porno
No dai, poi i carabinieri mi dan l'arresto.
Sul corpo sgorgan gocce di sudore
Così tante che sembran il Potenza
Che scorre magro fino al mare.
Di questo sole sento tutto il calore
Emanato con poca clemenza
Verso chi deve stare a casa a studiare.
tra i banchi e le strade,
e batte ancora emozioni.
