Non potrò morire,
questa è la mia condanna
Vedrò sparire mondi,
mari ritornare deserti
e ogni volta saprò
di dover dire un nuovo addio
Se dunque io non sono già più
schiavo del tempo ma lo è
ogni cosa attorno,
e più di tutto chi amo
mi abbandonerà senza dubbio,
senza speranza
a che sarà valso restare?
Mi arrovello la mente
su questo punto,
il tempo è così importante
o lo è come lo usiamo,
cosa ne facciamo di lui
quando siamo troppo presi
dalla paura di ciò
che lui farà di noi...
Avrei pagato per un corpo eterno,
per una perenne solidità
ora sono immortale
Il prescelto si direbbe,
e non potrò invecchiare
Vedrò comunque la decadenza,
non mi sarà risparmiato
il dolore di mille ere
il pianto a un funerale
quand'anche avessi il conforto
di sapere mai vi sarà il mio.
Ebbene, ora che che ho quello
che chiunque chiamerebbe dono
so che tale non è
ma la più cieca maledizione
un castigo degli dei
adirati dal mio attaccamento
a questa vita...
Vivo la fine sfuggendo alla fine
Cosa posso desiderare ora?
E tutte le perdite sul mio cammino
innumerevoli, continue, strazianti
chi le potrà fermare?
Voglio chiudere gli occhi
nel torpore del sonno
e risvegliarmi comune mortale
con un fragile tempo,
tanto basti per amare davvero
anche solo un giorno.
questa è la mia condanna
Vedrò sparire mondi,
mari ritornare deserti
e ogni volta saprò
di dover dire un nuovo addio
Se dunque io non sono già più
schiavo del tempo ma lo è
ogni cosa attorno,
e più di tutto chi amo
mi abbandonerà senza dubbio,
senza speranza
a che sarà valso restare?
Mi arrovello la mente
su questo punto,
il tempo è così importante
o lo è come lo usiamo,
cosa ne facciamo di lui
quando siamo troppo presi
dalla paura di ciò
che lui farà di noi...
Avrei pagato per un corpo eterno,
per una perenne solidità
ora sono immortale
Il prescelto si direbbe,
e non potrò invecchiare
Vedrò comunque la decadenza,
non mi sarà risparmiato
il dolore di mille ere
il pianto a un funerale
quand'anche avessi il conforto
di sapere mai vi sarà il mio.
Ebbene, ora che che ho quello
che chiunque chiamerebbe dono
so che tale non è
ma la più cieca maledizione
un castigo degli dei
adirati dal mio attaccamento
a questa vita...
Vivo la fine sfuggendo alla fine
Cosa posso desiderare ora?
E tutte le perdite sul mio cammino
innumerevoli, continue, strazianti
chi le potrà fermare?
Voglio chiudere gli occhi
nel torpore del sonno
e risvegliarmi comune mortale
con un fragile tempo,
tanto basti per amare davvero
anche solo un giorno.
Commenti
Insomma essere persona normale ma viva con tutti i pro ed i contro, andandare incontro alle evoluzioni
che il tempo darà normalmente e condividerlo con gli altri in una vita vissuta nel giusto tempo.
Bella fantasia Sabyr, un caro saluto, Grace
SERENA GIORNATA, SABYR.
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