Io non ho paura del buio,

delle ferite,
di cangianti stagioni venute 
a trasformarmi il cuore.
Ho pelle di camaleonte
Occhi che mutano nel sole,
dalla cecità totale
alla visione improvvisa.
Sono la notte e il giorno
in un amplesso impossibile.
Sono loto e fango.
Palude e giardino.
Sono macchia e candore.
Ogni cambiamento
mi veste di crescita.
Mi sveste di antichi timori.
Il serpente che lascia
le sue scaglie vecchie
per lo splendore delle nuove.
L'uccello che perde piume consunte
per una nuova livrea di luce
nel suo volo spiccato dagli inferi.
Sono la fenice arsa
che ritrova la vita.
La vittima sacrificale smembrata
che risorge splendida e perfetta
oltre il suo stesso sangue.
Se non fossi mai invecchiata,
non avrei mai conosciuto
l'esaltazione della giovinezza,
se non avessi mai amoreggiato
con la colpa
non potrei abbracciare la purezza,
se non morissi ogni giorno,
non vivrei neanche un minuto.


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Profilo Autore: Sabyr  

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Commenti  

Marinella Brandinali
+1 # Marinella Brandinali 02-05-2018 15:10
Già... è proprio così... bravissima come sempre...un caro saluto
Sabyr
+1 # Sabyr 04-05-2018 10:46
Grazie Marinella, ricambio di cuore il saluto :-)
Passione infinita
+1 # Passione infinita 02-05-2018 16:29
super, sweety :-)
un abbraccio, ciao ;-)
Sabyr
+1 # Sabyr 04-05-2018 10:46
Ciao Dolcezza, un abbraccio a te :-)
Alessio
+1 # Alessio 02-05-2018 19:47
Mi sono piaciuti molto gli ultimi due versi, interessante il concetto della metamorfosi e del cambiamento applicato alla vita.
Sabyr
+1 # Sabyr 04-05-2018 10:47
Grazie Alessio, la metamorfosi è un concetto che offre moltissimi spunti :-)
Deborah Bilello
+1 # Deborah Bilello 06-05-2018 12:40
Molto profonda, mi riconosco molto nelle tue parole, complimenti.
Inoltre mi piace molto il tuo modo di scrivere.
Buona giornata.
fintipa2
+1 # fintipa2 06-05-2018 13:58
ottime immagini che riflettono la natura del poeta sempre alle prese con le sue contraddizioni tra dannazione e beatitudine,
colpa e purezza ed il passare da un estremo all'altro senza trovare una soluzione definitiva, nella accettazione di figure come
la vittima sacrificale\ il camaleonte\la fenice\ il serpente capaci di esperire il rapporto con l'esterno attraverso metamorfosi continue. molto piaciuta. ciao
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 06-05-2018 17:08
Metamorfosi molto bella e profonda, complimenti.

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