Da quando sono nato
mi sento sfortunato.
Sarà colpa del destino
ma somiglio tanto a…Paperino.
Se mi metto a far qualcosa
conseguenze ne ho a iosa.
Quello che ancor deve avvenire
inevitabilmente va a svanire.
Ogni cosa mi va sì tanto male
sia nel privato ma anche nel sociale.
Non c’è proprio nulla che mi attenga
che, ineluttabilmente, pian piano, non si spenga.
Mi sembra d’ essere il bersaglio
di bieco incantesimo da intruglio.
Anche, però, s’ho la corda al collo
mi piego di sicuro ma non mollo !
mi sento sfortunato.
Sarà colpa del destino
ma somiglio tanto a…Paperino.
Se mi metto a far qualcosa
conseguenze ne ho a iosa.
Quello che ancor deve avvenire
inevitabilmente va a svanire.
Ogni cosa mi va sì tanto male
sia nel privato ma anche nel sociale.
Non c’è proprio nulla che mi attenga
che, ineluttabilmente, pian piano, non si spenga.
Mi sembra d’ essere il bersaglio
di bieco incantesimo da intruglio.
Anche, però, s’ho la corda al collo
mi piego di sicuro ma non mollo !
Commenti
Ti devo però dire che scrivi proprio bene! Questa poesia volutamente ridanciana, contiene però in rima titto il tuo disappunto...
Complimenti a te Bronson
Deliziosa!
Ciao Elisa
Ma la cosa più bella è che ti pieghi ma non ti spezzi: ti pare poco??
Ciao, Papero...