«L'arte» disse il giovane «è l'universale nel particolare».
Pensiamo poesia
e dormiamo ubriachi,
perché siamo già morti
senza neppure saperlo,
secchi come un fiore
di bergamotto
e trasognati
come la triade
del Fa Maggiore.
Tutto normale,
diciamocelo:
perché è
già
autunno
per noi amanti;
perché forse
tu, che sei
prima
mia
e
poi
solo
più tardi
la poetessa
che ha sempre
così tanto freddo,
invece stai bruciando
come una piccola
goccia gialla
di mirra.
Mentre io
sento musica
nel crepitio
del fuoco,
il pianto
dell’oboe
e il lamento
di una stagione
che ha i tratti
di un letto
disfatto.
È di te
che sono
inebriato,
dell'essenza
autunnale
che esala
quel tuo
dolce
sguardo
assonnato.
Commenti
e bruciarle insieme: basta solo ritrovarsi e non sempre è facile.
Questa tua mi è proprio piaciuta: soddisfatta di averla letta.
Ciao...
tonalità che prevede una sola alterazione in chiave di violino (il Si bemolle).
E' una tonalità simpatica, tranquilla, tinta delle sfumature dell'autunno.
E non a caso è in Fa maggiore l'Autunno di Vivaldi
ma anche brani più moderni quali Hey Jude, Yesterday...
insomma, tutta musica che in gioventù mi è piaciuto suonare
e che adesso mi piace ascoltare (così come mi piace leggerti).
Buona serata, ciao!