Tramontane d’agosto
schiudevano un vespro di baci e parole,
brina di nuvole infuocavano,
perle di foglie d’universo squarciavano,
coralli d’ambrosia sui tetti ricamavano.
Scodelle di giorni perduti
furono briciole di virgole di giglio,
un fagotto di luce abbottonato
dal crepuscolo d’un fermaglio di grano.
Tramontane d’agosto
spremute di luglio abbozzolavano,
rigagnoli d’orizzonti brizzolavano
e l’anima fu amaca d’ostello di stagioni,
culla anaforica di dolce rima meravigliosa.
schiudevano un vespro di baci e parole,
brina di nuvole infuocavano,
perle di foglie d’universo squarciavano,
coralli d’ambrosia sui tetti ricamavano.
Scodelle di giorni perduti
furono briciole di virgole di giglio,
un fagotto di luce abbottonato
dal crepuscolo d’un fermaglio di grano.
Tramontane d’agosto
spremute di luglio abbozzolavano,
rigagnoli d’orizzonti brizzolavano
e l’anima fu amaca d’ostello di stagioni,
culla anaforica di dolce rima meravigliosa.
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