Consegnando il cielo all'aurora,
l’ultima stella controvoglia se ne va.

Un suono non odo,
non dico un’armonica orchestra,
ma un piccolo clamore, una nota,
un respiro a scandire il virare
tra resti di tenebre e i primi sbadigli del giorno.

L’immenso non m’illumina
e cerco voci che fendano silenzi.
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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Commenti  

neveamarzo
+1 # neveamarzo 06-04-2019 19:15
Un silenzio profondo, impenetrabile come una mancanza che ferisce. Così l'ho interpretata immaginando gli attimi
che separano il buio dall'alba quando ancora tutto tace, tranne la nostra coscienza.
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 10-04-2019 18:02
Una notte di malinconia con i bellissimi versi che solo tu puoi trasmettere cosi, complimenti.

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