Quale spazio verrà dunque concesso
a quegli amori innati e poi implosi,
feti ingabbiati in anime impazienti
e quindi vite, zucchero filato?

Viaggiano in emisferi sconosciuti,
sorvolano l’inedia dei sorrisi,
planano poi su piste apparecchiate
del ben di Dio della felicità.

Fanatiche stelle pronte al fragore
si nutrono dei forzati silenzi
e - stizzose - accompagnano quei cuori
al santuario dell’eternità.
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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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Commenti  

Maris
+1 # Maris 31-08-2020 17:43
MI piace questo linguaggio che esprime senza remore un pensiero, 'feti ingabbiati' come a presagire che anche al di fuori essi siano intrappolati in una vita non reale ma fatta di inganni e false realtà virtuali.
E' chiusa anche davvero bene il santuario dell'eternità, un santuario che ci aspetta..
Aurelio Zucchi*
+1 # Aurelio Zucchi* 31-08-2020 20:34
Grazie per l'attenzione e benvenuta!

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