Non posso pagare il mutuo, diceva,
non ho lavoro,
mi hanno licenziato
e ho tre figli;
non piangeva
ma una smorfia strana gli rigava il viso,
promessa di una idea feroce,
il vino scorreva scuro
fra lacrime assenti
e indecifrabili pensieri;
piangevo io
inutile nelle risposte,
incapace di aiutarlo
e perso nella tormenta dell’infelicità,
piangevo io per lui
perché non posso distrarlo
dai pensieri morti,
perché io e gli altri
assistevamo al dramma
come il branco di zebre
che vede dilaniare una compagna
standone distanti. 
 
 
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: nabrunindu  

Questo autore ha pubblicato 368 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Loreta Salvatore
# Loreta Salvatore 06-04-2013 16:38
Una riflessione profonda e sincera sulla condivisione ed il dramma altrui.Complime nti. :-)
nabrunindu
# nabrunindu 06-04-2013 16:50
grazie.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.