Mi scorderò del tempo ch’attanaglia

spostando le lancette nel futuro

dov'è universo a misura d’uomo

e, piccola, la Terra che mi accoglie.

 .

L’ultima scienza disporrà le cose

salvando il mare spero per intero.

E le pianure, le colline, i monti,

i laghi, i fiumi e le città di adesso

saranno in miniatura replicate.

 .

Osserverò allora tutte le mie genti

con occhi colmi della comprensione

che fino ad oggi colpevolmente tace.

 .

In ore dedicate al giusto andare,

tra nuovi passi in echi di sospiri,

osserverò dentro me stesso e fuori.

 .

Quale amore che ora non conosco

si mostrerà per come non l’ho visto?

È proprio colpa del millennio nuovo

o sono solo recidive distrazioni?

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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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